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Re: [www-it-traduzioni] chiacchiere varie su software libero e terminolo


From: Fabio Pesari
Subject: Re: [www-it-traduzioni] chiacchiere varie su software libero e terminologia
Date: Fri, 23 Jan 2015 22:47:28 +0100
User-agent: Mozilla/5.0 (X11; Linux x86_64; rv:31.0) Gecko/20100101 Icedove/31.4.0

On 01/23/2015 12:22 AM, Andrea Pescetti wrote:
> licenza è o libera o non libera e non ci sono sfumature o ideologie, 

Dal punto di vista legale, certo.

Ma il software libero si distingue dall'open source solo perché è
un'ideologia, e perciò la sua filosofia è importante e non un dettaglio
da relegare come "opinione".

Apprezzo che tu abbia scritto tanto ma penso che tutti gli iscritti a
questa lista sappiano queste cose, o almeno tutti coloro che traducono e
revisionano. Perché iscriversi a questa lista, sennò? Nessuno qui
confonde copyleft e libertà. Nessuno qui sostiene che dal punto di vista
legale, una licenza sia più libera delle altre, o almeno finora non ho
visto farlo a nessuno.

Ma alcune licenze hanno come conseguenza la creazione di software
proprietario e questo non lo si può negare, quindi scrivere programmi
"importanti" sotto queste licenze è come lavorare indirettamente su
software proprietario. Come può questo non danneggiare la libertà? A
volte è un male necessario, come spiegato da
https://www.gnu.org/licenses/license-recommendations.html (che tra
l'altro sono stato io a tradurre), ma la FSF stessa consiglia nella
maggior parte dei casi l'uso di licenze copyleft. Infatti, l'Apache 2.0
è raccomandata solo in due casi: programmi piccoli e implementazioni di
standard liberi. Io personalmente non sono d'accordo con il primo
criterio, perché la dimensione di un programma non significa niente (300
linee in APL equivalgono a 5000 linee in C) ma il secondo è
comprensibile: è più importante l'adozione dello standard e l'uso da
parte di programmi proprietari è fondamentale affinché ciò accada
(questi sono i tempi). Addirittura la FSF stessa sconsiglia l'uso della
LGPL, la loro stessa licenza in
https://www.gnu.org/licenses/why-not-lgpl.html - come può un articolo
del genere implicare che tutte le licenze siano uguali?

Rimango dell'opinione che ai lettori deve essere ben chiaro che il
software libero sia filosofico e l'open source sia pratico. Se a loro
interessano i vantaggi pratici offerti dal software libero, farebbero
meglio a cercare altrove, praticamente su ogni altro sito al di fuori di
GNU.org e FSF.org.

Quello che tu dici sarà fattuale però dà un'idea sbagliata sul software
libero, che non è semplicemente un modello di sviluppo oppure la
possibilità di ridistribuire e modificare i codici sorgenti. Bisogna
saper leggere tra le righe, altrimenti faremmo prima a chiamarlo "open
source".

Fabio



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