www-it-traduzioni
[Top][All Lists]
Advanced

[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

[www-it-traduzioni] Introduzione alla riga di comando [Iniziamo]


From: Marco C.
Subject: [www-it-traduzioni] Introduzione alla riga di comando [Iniziamo]
Date: Thu, 28 Apr 2016 14:59:34 +0200
User-agent: Roundcube Webmail/1.0.6

Ciao a tutti,
questo e` il capitolo 3 del libro
*****************************************
Iniziamo

L'informatica moderna è molto interattiva, usare i comandi della riga di comando è solo un altra forma di interattività. La maggior parte delle persone usa il computer attraverso l'interfaccia grafica, interagendo con un passo veloce. Premono un oggetto, lo trascinano, lo lasciano, premono due volte per aprirlo, modificarlo, ecc.

Sebbene le interazioni accadano cosi velocemente che non ci si pensa, ogni pressione di bottone o digitazione è un comando al computer. Usare la riga di comando è la stessa cosa ma più deliberata. Si digita un comando e si preme il tasto Return o Enter. Per esempio nel mio terminale scrivo:

date
E il mio computer risponde con:

Wed Feb 10 16:15:08 CET 2016

Questa è abbastanza informatica come risposta. Nei capitoli successivi spiegheremo come richiedere la data e l'ora in un formato più congeniale/consono/connaturale[QUALI DEI TRE TERMINI VA MEGLIO?]. Spiegheremo anche come lavorare in nazioni diverse e con diverse lingue per cambiare la risposta. Il punto è che avete appena avuto un assaggio della riga di comando.

La riga di comando può far di più

Il comando date, come lo abbiamo appena visto, sfigura all'alternativa di dare un occhiata al calendario o all'orologio. Il problema principale non è la crudità della stringa di uscita, come abbiamo già detto, ma l'incapacita di fare qualcosa con l'output. Per esempio se stò guardando la data per inserirla in un documento che stò scrivendo o per aggiornare il mio calendario in rete, dovrò ridigitarla. La linea di comando può far di più.

Dopo che imparerete qualche comando di base e qualche bel modo per risparmiare un pò di tempo, troverete in questo libro modi per inviare la risposta dei comandi ad altri comandi, automatizzando i compiti e salvando i comandi per usarli dopo.

Cosa intendiamo con un comando?

All'inizio di questo capitolo abbiamo usato la parola 'comando' in modo generico per riferirci a qualsiasi modo usato per dire al computer cosa fare. Nel contesto di questo libro, un comando ha un significato molto specifico, è un file nel computer che può essere eseguito, o in alcuni casi un azione che è inglobata nel programma della shell. Eccetto per i comandi built-in[VA BENE LASCIATO IN INGLESE? NON SAPREI COME TRADURLO], il computer esegue ogni comando trovando il file che porta il suo nome ed eseguendo quel file. Daremo più dettagli man mano che diventeranno necessari.

Modi per inserire comandi

Per seguire questo libro bisogna aprire un interprete-della-riga-di-comando (chiamato shell o terminale in GNU/Linux) sul computer. Computer pre-interfaccia-grafica proponevano a tutti un interprete non appena venivano accesi. Oggigiorno più o meno tutti eccetto amministratori di sistema professionisti usano un interfaccia grafica, anche se il terminale è più veloce e più facile da usare per molti scopi. Quindi ora vi mostreremo come aprire una shell.

Trovare un terminale

Si può ottenere un terminale dal desktop, però può essere più facile lasciare il desktop e usare il terminale originale. Per usare quello usate la combinazione di tasti <ctrl><alt><F1>. Apparirà uno schermo praticamente vuoto con un invito ad autenticarsi. Usate il nome utente e la password per autenticarvi. Si passa ad altri terminali con<alt><F2> e cosi via, e si possono aprire sessioni con differenti (o lo stesso) utenti per qualsiasi compito si voglia fare. In qualsiasi momento si cambia da un terminale all'altro usando i tasti <alt><F#> per selezionare il terminale che si vuole usare. Uno di questi tasti, probabilmente F7 or F8, riporterà al desktop. Nei terminali testuali si può usare il mouse (presupponendo che il sistema abbia gpm in funzione) per selezionare una parola, linea o una serie di linee. Si può quindi incollare quel testo da qualche altra parte nel terminale o in un altro terminale.

Le distribuzioni GNU/Linux hanno diverse interfaccie grafiche (GUI) che differiscono per estetica e metafore semantiche. Per desktop environments si intendono quei programmi che girano sopra il sistema operativo. GNOME, KDE and Xfce sono i più comuni. Virtualmente ogni desktop ha un programma che mima il vecchio terminale testuale che i computer offrivano come interfaccia. Sul desktop cercate fra i menu un programma chiamato Terminale. Spesso è in un menu chiamato qualcosa come 'Accessori', il che non è molto carina come cosa perchè una volta che avrete letto questo libro passerete molto tempo nel terminale ogni giorno.

In GNOME si seleziona Applicazioni -> Accessori -> Terminale.

Screenshot_1.png

In KDE selezionare K Menu -> Sistema -> Terminale; in Xfce selezionare Xfce Menu -> Sistema -> Terminale. Non importa dove, ma quasi sicuramente si troverà un programma Terminale.

Quando eseguite il programma Terminale, vi viene mostrata solamente una finestra vuota, non c'è molto che aiuti. Ci si aspetta che sappiate cosa fare--e noi vi mostreremo cosa fare.

La figura seguente mostra la finestra del terminale aperta nel desktop in GNOME.

 Screenshot_2.png

Usare un comando individuale

Molte intefaccie grafiche provvedono anche una piccola finestra di comando chiamata qualcosa tipo "Esegui comando". Si presenta con una piccola area di testo dove puoi scrivere un comando e premere il tasto Return o Enter.

Screenshot_Run_Application.png

Per aprire questa finestra di dialogo provate a premere la combinazione di tasti Alt + F2, o cercate fra i menu delle applicazioni. Si può usare questa finestra di dialogo come scorciatoia per avviare velocemente il programma Terminale, a patto che si conosca il nome del terminale installato nel computer. Se si stà lavorando su un computer poco familiare e non si sa neppure il nome del terminale, provate a scrivere xterm per far partire un programma terminale senza fronzoli (nessun menu che permette scelta di font o colori del tema). Se si ha disperatamente bisogno di questi menu fronzolati,

in GNOME il terminal di default dovrebbe essere gnome-terminal;
in KDE dovrebbe essere konsole;
in Xfce proverei con Terminal o con un nome specifico alla versione: per esempio in Xfce 4 dovresti trovare xfce4-terminal.

Come mostriamo comandi e output in questo libro

C'è una convenzione comune nei libri sulla riga di comando. Quando si fa partire un terminale si vede un piccolo messaggio che indica che il terminale è pronto ad accettare il comando. Questo messaggio è chiamato prompt, e può essere semplice come:

$

Dopo aver digitato il comando e premuto il tasto Return o Enter, il terminale mostra l'output del comando (se c'è ne è uno) seguito da un altro prompt. Quindi la mia interazione precedente verrebbe mostrata in questo libro cosi':

$ date
Wed Feb 10 16:15:08 CET 2016
$

Dovete sapere come interpretare esempi come quello precedente. Tutto quello che si digita è date. Dopo di che si preme il tasto Return o Enter. La parola date nell'esempio è stampata in grasseto per indicare che è qualcosa che si digita. Il resto è output del terminale.
*****************************************
Buona giornata a tutti!
Marco Calegaro



reply via email to

[Prev in Thread] Current Thread [Next in Thread]